Critiche del giorno dopo e Corsa col sacco.
E’ il venerdì della settimana del Palio. Tira una bella aria, solo qualche polemica: qualcuno dissente rispetto alla scelta della giuria di premiare la canzone della Contrada Macere con il primo posto. Quella di Via velletri è stata la più divertente dicono in molti. Ma a monte è anche criticata l’esistenza di una giuria di esperti. Lo avete sentito, tutti musicisti con alle spalle anni di conservatorio: ma non siamo a Sanremo. Il Palio è un gioco di paese, le canzoni presentate ogni anno vanno contestualizzate, dubito che un esterno possa capire i vari riferimenti a Manolo Bucci che parte, Petrichella e le rotatorie o altre cose di questo genere.
In ogni caso, dalla mia postazione vedo già sacchi e bambini in mezzo al campo. La corsa col sacco sta per iniziare! Ecco il tradizionale “sparo” d’apertura, parte l’Inno d’Italia e la voce del presentatore, Maurizio Fiorentini.
Si tratta di una semplice staffetta, alla quale si partecipa con un sacco al posto delle gambe. Sono quattro giocatori per ogni contrada, anche questo è un gioco a tempo e termina nel momento in cui l’ultimo concorrente della contrada fa suonare la campana del punto d’arrivo. Partono i ragazzi di Maiotini, poi Centro Storico, le Valli, il Selvatico, Via Velletri, Via Latina, Macere, Colubro, Torretta, Via Giulianello.
Poco dopo l’inizio l’annuncio della morte della madre di un amico del Palio, Armando De Sbrocchi, ha richiamato l’attenzione di tutta la Villa Borghese. C’è stato un minuto di silenzio, durante il quale il capitano del Selvatico ha listato a lutto la bandiera della Contrada.
I risultati:
1. Via Giulianello, 12 punti
2. Via Velletri, 9 punti
3. Via Latina, 8 punti
4. Colubro, 7 punti
5. Selvatico, 6 punti
6. Valli, 5 punti
7. Torretta, 4 punti
8. Maiotini, 3 punti
9. Macere, 2 punti
10. Centro Storico, 1 punto
Scelta incomprensibile quella dei giudici della canzone. È vero si tratta di una canzone di paese e andrebbe trattata di conseguenza. Quali sono i parametri? Perchè non condividerli?Infine una giuria popolare sarebbe sicuramente piú equa.
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